Infertilità maschile

Che esami deve fare l’uomo per la fertilità?

Il medico specialista in andrologia inizierà la valutazione attraverso una anamnesi familiare. In questa fase verranno valutati elementi come condizioni di fertilità dei parenti e identificate eventuali malattie correlate all’infertilità, ma anche fattori come analisi dello stile di vita, attività fisica e lavorativa. 

Successivamente si proseguirà con l’anamnesi patologica per individuare particolari condizioni, attuali o pregresse, come varicocele, criptorchidismo e patologie metaboliche.

A seconda del quadro clinico il dottore può prescrivere esami strumentali specifici come ecografia, ecocolordoppler e lo spermiogramma.

Lo spermiogramma è un’indagine di laboratorio utile per stabilire il benessere riproduttivo dell’uomo. Durante lo spermiogramma, si valutano diversi parametri dello sperma, tra cui:

1. Volume dell’eiaculato: la quantità di liquido seminale prodotto durante l’eiaculazione.
2. Concentrazione degli spermatozoi: il numero di spermatozoi presenti in ogni millilitro di sperma.
3. Motilità: la percentuale di spermatozoi che si muovono attivamente e la qualità del loro movimento. Questo è cruciale perché gli spermatozoi devono essere capaci di nuotare per raggiungere e fecondare l’ovulo.
4. Morfologia: l’aspetto e la forma degli spermatozoi. Una forma normale è importante per la capacità di penetrare e fecondare l’ovulo.
5. Vitalità: la percentuale di spermatozoi vivi nel campione.
6. Leucociti: la presenza di cellule bianche del sangue nel seme può indicare un’infezione o un’infiammazione.

Questo esame si effettua generalmente dopo un periodo di astinenza sessuale di 2-3 giorni e può richiedere la raccolta di più campioni in momenti diversi (generalmente a distanza di circa 90 gg) per garantire l’accuratezza dei risultati.

Infertilità maschile: rimedi

Fortunatamente ci sono molteplici soluzioni e trattamenti disponibili che possono migliorare significativamente le probabilità di concepimento come:

• terapie mediche per migliorare la qualità dello sperma (potrebbero prevedere l’utilizzo di farmaci per stimolare la produzione di spermatozoi attraverso ormoni specifici);
• interventi chirurgici per risolvere il varicocele (dilatazione delle vene sovratesticolari)
• modifiche allo stile di vita come smettere di fumare, ridurre il consumo di alcol, assumere determinati nutrienti, come zinco, selenio, e vitamine C ed E, la cui assunzione è stata collegata a una migliore salute degli spermatozoi; 
• tecniche di assistenza alla riproduzione come:
  • Inseminazione intrauterina (IUI): gli spermatozoi vengono raccolti, concentrati, e poi inseriti direttamente nell’utero durante l’ovulazione;
  • Fertilizzazione in vitro (IVF): gli ovuli vengono fertilizzati con gli spermatozoi in laboratorio, e l’embrione risultante viene impiantato nell’utero;
  • ICSI (Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi): una singola cellula spermatica viene iniettata direttamente in un ovulo per facilitare la fertilizzazione, utile in casi di grave infertilità maschile.